Smart Working
Last Updated on 26 Febbraio 2020 by admin
Smart Working è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.
La definizione di smart working, contenuta nella Legge n. 81/2017, pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).
Ai lavoratori in smart working viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall’INAIL nella Circolare n. 48/2017.
L’Osservatorio del Politecnico di Milano lo definisce: ”una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”.
In merito agli ultimi ed improvvisi eventi dettati dal fenomeno “Corona Virus“, è possibile lo Smart Working sin da subito, senza tutti gli adempimenti previsti dalla legge. Lo stabilisce uno dei decreti attuativi del dl 23 febbraio 2020 n. 6 (misure urgenti sul coronavirus), appena pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
L’Italia si avvia dunque a seguire le orme della Cina, dove da settimane è in atto quello che è stato definito “il più grande esperimento di smartworking mai messo in atto“, milioni di lavoratori costretti a casa per la quarantena obbligatoria stabilita dal governo per tutti i cittadini, per contenere la diffusione del coronavirus, al lavoro con telefono e computer. Persino le scuole si sono organizzate in questo modo, dalle elementari al liceo.