Videotelefoni IP
📞 Videotelefoni IP e VoIP: facciamo chiarezza
Molti pensano che per fare una videochiamata bastino due videotelefoni IP collegati in rete. La realtà è molto più complessa, e riguarda codec, infrastruttura e compatibilità con i provider.
Curiosità: i primi esperimenti di videotelefonia risalgono addirittura agli anni ’60, con prototipi di AT&T che però richiedevano linee dedicate costosissime. Oggi, con il VoIP, il principio è lo stesso ma applicato alle reti dati moderne.
Perché non bastano due videotelefoni
Senza un proxy SIP o un centralino VoIP, i due apparecchi possono comunicare solo in modalità punto-punto. Un limite enorme: chi spenderebbe centinaia di euro per una chiamata limitata a due telefoni?
Nota tecnica: nelle chiamate punto-punto, il traffico attraversa direttamente la rete pubblica con seri rischi di sicurezza. Senza SIP-TLS e SRTP, i flussi multimediali possono essere intercettati.
Limiti dei provider SIP
Oggi quasi tutti i trunk SIP non supportano la parte video: mancano codec come H.264 o VP8. Per questo, anche con i migliori dispositivi, una videochiamata esterna risulta impossibile.
Curiosità: alcuni provider sperimentano già l’integrazione video via WebRTC, la tecnologia usata da piattaforme come Google Meet e Teams, che in futuro potrebbe semplificare molto l’uso dei videotelefoni.
Videotelefoni con video solo in ingresso
Alcuni modelli hanno la funzione video solo in ingresso: ricevono immagini da un citofono IP o un videocitofono, ma non trasmettono. Questo è utile in scenari aziendali per controllare ingressi o accessi.
Nota pratica: un tipico esempio è l’integrazione con i sistemi di controllo accessi: l’utente riceve sul telefono l’immagine di chi suona, senza trasmettere la propria.
L’ecosistema necessario
I videotelefoni IP non vanno pensati come i vecchi telefoni con webcam. Funzionano davvero solo all’interno di un ecosistema VoIP completo: centralino, trunk SIP, rete dati corretta e codec configurati.
Approfondimento: i centralini moderni (es. Grandstream UCM) permettono di gestire codec video e di integrare i flussi con sistemi esterni come registrazioni, conferenze o piattaforme cloud.
💡 In sintesi
- Due videotelefoni da soli non bastano.
- Il traffico video richiede un proxy SIP o un centralino.
- I provider SIP non supportano ancora codec come H.264 e VP8.
- Alcuni modelli gestiscono solo il video in ingresso, ideali per citofoni e sistemi di sicurezza.
- Le soluzioni future potrebbero sfruttare WebRTC per superare molte limitazioni.
Chi investe in videotelefoni IP oggi deve sapere bene come e dove possono essere utilizzati, evitando spese inutili e valutando un ecosistema completo.