Last Updated on 10 Maggio 2025 by admin
Ottimizzare il Wi-Fi aziendale: perché 802.11r, 802.11k e 802.11v fanno la differenza
In un mondo sempre più mobile, la qualità del Wi-Fi è un elemento critico per la produttività aziendale. Ma quanti sanno che gli standard 802.11r, 802.11k e 802.11v possono migliorare radicalmente l’esperienza degli utenti in mobilità?
Questi protocolli, spesso sottovalutati o disattivati per default, lavorano insieme per ottimizzare il roaming Wi-Fi, ovvero il passaggio fluido tra un access point e l’altro. Ecco cosa fanno in sintesi:
- 802.11r (Fast Roaming): riduce drasticamente i tempi di handover tra access point, rendendo il passaggio quasi istantaneo – ideale per chiamate VoIP, videoconferenze e applicazioni in tempo reale.
- 802.11k (Neighbor Report): permette al client di conoscere in anticipo gli access point vicini, migliorando le decisioni di roaming e riducendo la latenza nel passaggio.
- 802.11v (BSS Transition Management): consente al controller o access point di suggerire al client il momento e la direzione del roaming, guidandolo verso la connessione migliore.
Quando attivarli?
Se gestite ambienti con più access point e client in movimento (uffici, magazzini, strutture sanitarie), questi protocolli non sono un’opzione: sono una necessità.
Attenzione però: l’attivazione richiede compatibilità sia lato infrastruttura (controller e AP) che lato client. E una corretta configurazione è fondamentale per evitare effetti collaterali.
In impianti.tel configuriamo le reti wireless tenendo conto di questi protocolli, per garantire performance stabili e roaming trasparente in ambienti professionali.
Hai mai valutato se il tuo Wi-Fi aziendale è ottimizzato per la mobilità?